L’uso dei social network nel mondo della ricerca

DOI: 10.69109/NLD1A

di Chiara Di Meo, DIITET-CNR

Abstract

La comunicazione tramite i social media è diventata fondamentale nella società contemporanea, permettendo alle persone di connettersi, condividere contenuti e creare relazioni online. Le piattaforme come Facebook, Instagram e LinkedIn offrono vantaggi significativi per la diffusione della ricerca scientifica, consentendo ai ricercatori di condividere risultati, promuovere eventi e collaborare a livello internazionale. Tuttavia, l’uso responsabile di queste piattaforme è cruciale, poiché esistono rischi legati alla privacy e alla disinformazione. Attraverso pratiche etiche e contenuti di qualità, i social media possono amplificare l’impatto della ricerca, coinvolgendo attivamente la comunità e migliorando la comunicazione scientifica.

Keywords: social media, comunicazione scientifica, diffusione della ricerca, collaborazione internazionale, responsabilità digitale

Communication through social media has become essential in contemporary society, allowing individuals to connect, share content, and build relationships online. Platforms like Facebook, Instagram, and LinkedIn offer significant advantages for disseminating scientific research, enabling researchers to share results, promote events, and collaborate internationally. However, responsible use of these platforms is crucial, as there are risks related to privacy and misinformation. Through ethical practices and high-quality content, social media can amplify the impact of research, actively engaging the community and enhancing scientific communication.

Keyword: social media, scientific communication, research dissemination, international collaboration, digital responsibility

Introduzione

La comunicazione tramite i social media è diventata sempre più diffusa e importante nella società odierna. Grazie a piattaforme come Facebook, Instagram, Twitter, LinkedIn e molti altri, le persone possono connettersi, condividere contenuti, interagire e creare relazioni online.

Questa forma di comunicazione offre numerosi vantaggi, come una diffusione rapida delle informazioni, un’ampia portata e l’opportunità di coinvolgere un vasto pubblico. Tuttavia, è importante essere consapevoli dei rischi legati alla privacy, alla sicurezza e alla disinformazione che possono derivare dall’uso dei social media. È fondamentale utilizzare queste piattaforme in modo responsabile e consapevole per trarre il massimo beneficio dalla comunicazione tramite i social.

I social network, quindi, sono piattaforme online che consentono alle persone di connettersi, interagire e condividere contenuti con altri utenti.

Caratteristiche delle piattaforme

Queste piattaforme permettono agli utenti di creare profili personali o professionali, di aggiungere amici o follower, di condividere testi, foto, video e altri tipi di contenuti, e di partecipare a discussioni e gruppi online.

I social network sono utilizzati per vari scopi, tra cui interagire con amici e familiari, stabilire contatti professionali, condividere interessi comuni, promuovere attività commerciali o no profit, seguire notizie e tendenze, e partecipare a comunità online.

Ogni piattaforma ha le proprie caratteristiche e funzionalità, che possono essere utilizzate in diversi modi per connettersi con gli altri e condividere contenuti.

In sintesi, i social sono strumenti digitali che facilitano la comunicazione e l’interazione tra le persone attraverso una serie di funzioni e servizi online.

In quest’ottica di integrazione e comunicazione, specialmente per la diffusione e la valorizzazione della ricerca, i social network sono fondamentali per il progresso scientifico e tecnologico. I social media offrono un potente strumento per condividere i risultati della ricerca in modo rapido ed efficace con una vasta audience. Attraverso piattaforme come LinkedIn, Facebook, Instagram, i ricercatori e collaboratori possono condividere i propri studi, pubblicazioni e scoperte con altri membri della comunità scientifica e con il pubblico in generale. È possibile anche pubblicizzare eventi, congressi e convegni che sono molto utili per la diffusione della ricerca e il confronto di idee e opinioni.

Infatti, i social media consentono ai ricercatori di interagire con i propri colleghi, ricevere feedback, collaborare su progetti comuni e stabilire connessioni con esperti del settore. Questa condivisione e interazione favoriscono la circolazione delle conoscenze e contribuiscono alla creazione di una rete di collaborazione internazionale.

L’etica

Per valorizzare al meglio la ricerca attraverso i canali social, è importante adottare pratiche etiche nella comunicazione scientifica, fornire informazioni accurate e verificabili, coinvolgere attivamente la community scientifica e mantenere uno spirito di apertura e trasparenza. In questo modo, i social media possono diventare uno strumento prezioso per promuovere la diffusione e la valorizzazione della ricerca.

Per riassumere i social network possono essere estremamente utili per gli enti di ricerca in diversi modi, in particolare:

  • Visibilità e diffusione dei risultati: gli enti di ricerca possono utilizzare i social network per condividere informazioni sui loro progetti, scoperte e pubblicazioni. Questo aumenta la visibilità degli enti e dei loro lavori, raggiungendo un pubblico più ampio e potenzialmente interessato.
  • Collaborazioni e networking: i social network consentono agli enti di ricerca di collegarsi con colleghi e professionisti del settore in tutto il mondo. Questo favorisce la creazione di collaborazioni, lo scambio di idee e la condivisione delle migliori pratiche.
  • Coinvolgimento della comunità: utilizzare i social network permette agli enti di ricerca di coinvolgere la comunità nel loro lavoro. Possono condividere aggiornamenti in tempo reale, coinvolgere il pubblico in sondaggi o discussioni e raccogliere feedback che possono aiutare a guidare le loro attività di ricerca.
  • Miglioramento della comunicazione: i social network offrono un canale diretto e immediato per comunicare con il pubblico. Gli enti di ricerca possono utilizzare questa piattaforma per spiegare concetti complessi in modo più accessibile, rispondere alle domande dei follower e creare contenuti coinvolgenti che educano e informano il pubblico.

In breve, i social network offrono agli enti di ricerca un’opportunità unica per espandere la loro presenza online, connettersi con altri professionisti del settore e coinvolgere la comunità nella loro ricerca. Utilizzando in modo strategico queste piattaforme, gli enti di ricerca possono massimizzare l’impatto del loro lavoro e ampliare la loro portata.

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), e, in particolare, il Dipartimento di Ingegneria, ICT e Tecnologie per l’Energia e i Trasporti (DIITET), hanno voluto adottare diversi canali dei social media per la diffusione dei risultati di ricerca e le relative informazioni ed eventi.

È importante creare contenuti di alta qualità, interessanti, informativi e coinvolgenti correlati ai risultati della ricerca. Ma specialmente dei contenuti che siano ben strutturati, comprensibili e visivamente attraenti.

Il DIITET ha scelto i social network più adatti agli argomenti trattati nel proprio ambito scientifico. In particolare, si è utilizzato LinkedIn per la scelta di articoli più prettamente scientifici mentre per la pubblicizzazione di eventi e congressi sono stati presi in considerazione Facebook e Instagram, in quanto contenuti più visivi.

Si sono creati sia profili business ma anche pagine:

 

Figura 1: FACEBOOK: pagina DIITET-CNR 

 

Figura 2: INSTAGRAM: profilo business DIITET-CNR collegato anche a FACEBOOK

 

Figura 3: Linkedln: pagina DIITET-CNR 

 

I social network possono essere strumenti potenti ed efficaci per promuovere e diffondere le attività e eventi di ricerca.

I social, come già affermato, offrono un’ampia piattaforma per raggiungere un vasto pubblico in modo rapido ed efficiente. Si possono utilizzare i social per promuovere l’evento, condividere informazioni pertinenti e coinvolgere potenziali partecipanti.

I canali social consentono di interagire direttamente con la community di ricerca e condividere aggiornamenti in tempo reale sull’evento. Si possono creare discussioni, raccogliere feedback e coinvolgere attivamente i partecipanti prima, durante e dopo l’evento.

Si possono presentare i relatori dell’evento, anticipare gli argomenti trattati e creare aspettative positive tra il pubblico, attraverso pubblicazione di post e locandine del programma dell’evento stesso.

La partecipazione

È possibile, grazie ai canali, incoraggiare una maggiore partecipazione online durante l’evento stesso. Ad esempio, coinvolgere gli spettatori tramite trasmissioni in diretta su Facebook o Instagram e interazioni in tempo reale sui vari canali social.

In sintesi, i social network sono strumenti molto utili per promuovere, diffondere e arricchire gli eventi di ricerca attraverso la creazione di una community coinvolta, l’incremento della visibilità e la valorizzazione dei contenuti presentati.

È importante, però, saper utilizzare in modo efficiente questi strumenti di diffusione. Un esempio molto efficace per comprendere come i social media possono essere utili ma anche molto pericolosi è il saper utilizzare le giuste parole chiavi oppure hashtag pertinenti nei post. Bisogna tenere presente che le parole sui social media possono essere interpretate in modi differenti rispetto a ciò che si intende realmente comunicare. Per questo dietro ogni articolo o post, vi è uno studio approfondito per la giusta comunicazione e una maggiore visibilità dei contenuti. Si devono utilizzare immagini accattivanti, un titolo chiaro e informativo e un breve testo che descriva l’evento in modo conciso, includendo data, ora, luogo e eventuali relatori o argomenti principali. Importante anche l’uso degli hashtag rilevanti per aumentare la visibilità del post e raggiungere una più ampia audience. Ad esempio, #ricerca, #evento, #conferenza, #scienza. Sono da considerare anche gli aggiornamenti e reminder: bisogna pianificare dei post di aggiornamento prima dell’evento per mantenere vivo l’interesse e ricordare la data e l’ora dell’evento.

Promuovere, quindi, un evento di ricerca sui social media può contribuire ad aumentare la partecipazione e l’interesse per l’evento, raggiungendo un pubblico più ampio e favorendo la diffusione delle informazioni tra i potenziali partecipanti.

Conclusioni e sguardo al futuro

Per concludere e per attuare tutte le strategie e il buon uso dei social, bisogna saper migliorare le performance della ricerca sui canali social.

Si possono adottare diverse strategie mirate ad aumentare la visibilità, l’engagement e l’interazione con il pubblico interessato alla ricerca scientifica.  Prima di tutto, è importante stabilire obiettivi chiari e misurabili per la presenza sui social media, che possono essere legati alla diffusione dei risultati di ricerca, all’acquisizione di nuovi contatti o alla valorizzazione dell’immagine dell’istituzione di ricerca.

Bisogna, come già affermato, creare e condividere contenuti di qualità, interessanti e rilevanti per il pubblico di riferimento, includendo dati, risultati di ricerca, consigli pratici e notizie aggiornate, sfruttando diversi formati di contenuto, come immagini, video e infografiche, per rendere i messaggi più accattivanti e facilmente condivisibili ma anche coinvolgendo  il pubblico attraverso domande, sondaggi, contest e sessioni di domande e risposte, per stimolare l’engagement e creare una relazione più stretta con gli utenti.

Importanti sono anche le collaborazioni con altre istituzioni di ricerca e organizzazioni affiliate per amplificare la portata dei contenuti e raggiungere nuovi pubblici.

Un’altra strategia da apportare è monitorare costantemente le performance delle attività sui social media attraverso strumenti di analisi dei dati e valutare l’efficacia delle strategie adottate per apportare eventuali correzioni e miglioramenti.

Implementando queste pratiche e adattando le strategie in base ai risultati ottenuti, è possibile migliorare le performance della ricerca sui social network e aumentare la visibilità e l’impatto delle attività di ricerca scientifica.

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