Sebbene possa sembrare parzialmente marziano, il paesaggio è quello del deserto di Murchison in Western Australia. In primo piano si vede una sorgente a radio-frequenza montata su UAV che è stata sviluppata da CNR-IEIIT (in collaborazione con INAF e Politecnico di Torino) per la caratterizzazione dello strumento a bassa frequenza (50-350 MHz) dello Square Kilometer Array (www.skatelescope.org), il più grande radio telescopio mai costruito dall’uomo (verrà installato nei prossimi anni). I casi scientifici di SKA riguardano la nascita dell’universo, l’epoca della reionizzazione, la ricerca di pulsar e la ricerca di vita extraterrestre e nuovi pianeti.
I ricercatori di CNR-IEIIT hanno già condotto una serie di campagne sperimentali a Cambrigde (UK), Dwingeloo (Olanda) e in Western Australia. Nella foto, i Dr. Virone e Paonessa stanno complentando la calibrazione del sistema di acquisizione di MWA (precursore di SKA) e discutendo delle condizioni di vento estreme che hanno messo alla prova i loro droni nel deserto.
L’attività sui payload in banda VHF è iniziata nel 2012 ed è stata documentata in [1]-[4]. I nuovi sviluppi riguardano le misure in near-field e l’estensione alle onde millimetriche. Il primo prototipo di sistema di calibrazione operante a 50 GHz [5] (mostrato in figura), è stato sviluppato per lo strumento Large Scale Polarization Explorer (LSPE), finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana. Gli obiettivi scientifici di LSPE riguardano la misura dei modi B della radiazione di fondo a microonde (CMB). Questi studi valideranno gli attuali modelli cosmologici.
Riferimenti