Page 5 - libroRicercaIinnovazione_2016
P. 5
Consiglio Nazionale delle Ricerche Il CNR ha sempre saputo fornire un proprio originale contributo, valorizzando un patrimonio di idee, persone e risultati che ne fanno un unicum nello scenario nazionale ed internazionale. Considerando lo sforzo di potenziamento e qualifi­ cazione delle professionalità della Rete Scientifica, l’Ente vuole rendere disponibili competenze, trovati e capacità utiliz­ zabili per favorire i processi di incontro tra domanda e offerta e per promuovere lo sfruttamento industriale, economico e sociale dei risultati. La sfida è rilevante per l’intera Ricerca Pubblica e per la fase che il Paese sta vivendo, ma il CNR ha in se tutte le potenzialità per confermarsi parte attiva ad autorevole, e soprattutto efficace, nei processi di Trasferimento Tecnologico. L’insufficienza degli investimenti privati in ricerca, che è ancora maggiore di quella degli investimenti pubblici penalizzano il processo di sviluppo del nostro Paese. Con questa consapevolezza, l’Ente è intervenuto su più fronti, a partire da una rinnovata attenzione al tema nello Statuto, fino a un riordino organizzativo nelle strutture e negli strumenti deputati ad assicurare i processi e a favorirne gli esiti. In questo quadro, il CNR ha ridefinito il proprio modello di trasferimento tecnologico, orientandosi verso un approccio tra­ sversale rispetto alle aree di specializzazione scientifica che vede impiegate competenze ed esperienze multidisciplinari, distribuite in diverse sedi e su diversi livelli; con questa visione, l’Ente supporta e incoraggia la tutela della proprietà in­ tellettuale sui risultati delle proprie attività di ricerca, la valorizzazione e lo sfruttamento commerciale delle tecnologie e delle competenze, la collaborazione tra tutti gli Attori della filiera dell’innovazione e le stabili relazioni ricerca­impresa. Su questo modello, a partire dal 2014 e in parallelo alla definizione di nuovi regolamenti e procedure, il CNR, lavora a nuove strategie, spesso in partnership con altre Istituzioni pubbliche e private e nell’ambito di numerosi progetti nazionali ed internazionali ed i risultati stanno confermando la validità del modello: più risorse acquisite, minori costi, un portafoglio che si specializza e si razionalizza, una crescita di interlocutori interessati al patrimonio di competenze e capacità dell’Ente. Il DIITET (Dipartimento Ingegneria, ICT e Tecnologie per l’Energia e i Trasporti), che copre una grande varietà di tematiche e costituisce per numerosità il più esteso dell’Ente, ha da tempo investito nel rapporto ricerca­innovazione­trasferimento. Questo volume è un esempio concreto di tale investimento in quanto fornisce, come in precedenti edizioni, uno spaccato sintetico, aggiornato e bilingue del portafoglio di brevetti “disponibili”, generati delle attività degli Istituti afferenti al Di­ partimento, per ognuno dei quali vengono forniti riferimenti e possibili campi applicativi. Questo lavoro, realizzato in ac­ cordo con la Struttura Valorizzazione della Ricerca, si somma ad altri interventi, come l’organizzazione o la partecipazione a eventi di matching, la realizzazione di video promozionali e la crescita di attenzione, volontà e capacità di brevettazione, ottenuta anche attraverso specifiche iniziative formative a cura di UVR. Sviluppare percorsi condivisi e favorire incontri volti a risolvere problemi e a prospettare soluzioni diviene perciò un must per un Ente di ricerca che fa del suo patrimonio brevettuale non soltanto una vetrina delle opportunità disponibili quanto, anche, un utile strumento di iniziazione, stimolo e realizzazione della collaborazione con le realtà industriali. Collabora­ zione, ricerca ed innovazione sono il miglior volano per la crescita industriale, economica e sociale oltre che culturale del Paese. Massimo Inguscio Presidente
   1   2   3   4   5   6   7   8   9   10